Cristina Mantovani: Cinema Sperimentale Italiano – Intervista a Egidio Carbone

Teatro AvanPosto Numero Zero

Cinema Sperimentale Italiano – Intervista a Egidio Carbone

La città di Napoli, storicamente ricca sul piano musicale, artistico e culturale, ha sempre rappresentato pagine importanti nella vita del cinema italiano, con attori e registi di grande livello.

Attualmente, nell’universo cinematografico napoletano, c’è un artista che nell’ultimo decennio ha dato vita a un interessante progetto sperimentale.

Egidio Carbone, scrittore, drammaturgo, regista e attore è il fondatore del “Teatro AvanPosto Numero Zero”, uno spazio in cui a Napoli è possibile assistere a rappresentazioni teatrali, rassegne cinematografiche, presentazioni di libri, eventi ed incontri.

Carbone ha sviluppato la ‘Teoria dell’Attore Costituivo’, che ha presentato più volte in teatro e che poi ha trasportato nel cinema, dove ha diretto una trilogia di film brevi: ‘Guado‘, ‘Calìgo‘ e ‘Il Mistero di Nylon‘.

A cidade de Nápoles, historicamente rica em âmbito musical, artístico e cultural, sempre representou páginas importantes na vida do cinema italiano, com atores e Diretores de grande genialidade.

Atualmente, no universo cinematográfico napolitano, tem um artista que no último decênio deu vida a um interessantíssimo projeto experimental.

Egidio Carbone, escritor, dramaturgo, Diretor cinematográfico e ator, é o fundador do “Teatro AvanPosto Numero Zero”, um espaço onde, em Nápoles, é possível assistir a peças teatrais, resenhas cinematográficas, apresentações de livros, eventos e encontros.

Carbone criou a “Teoria do Ator Constitutivo”, apresentado várias vezes em teatros e que posteriormente o transportou no cinema, onde dirigiu uma trilogia de curtas-metragens: “Guado”, “Calìgo” e “Il Mistero di Nylon”.

 

Eugenio Bennato

Questa trilogia è un viaggio fisico e metafisico nell’animo umano e nell’ambiente dove si muovono i protagonisti; i personaggi sono maschere surreali che inseguono la libertà. Elementi fondamentali di questi film sono lo spazio, il tempo, i luoghi, il corpo e la materia.

Guado, con la collaborazione dei musicisti James Senese, Enzo Gragnaniello ed Eugenio Bennato, racconta la storia di una donna che, guidata da un personaggio mascherato che vive sottoterra, passa dalla dimensione dell’avere a quella dell’essere con un lungo viaggio físico e metafisico.

A trilogia é uma viagem física e metafísica no ânimo humano e no ambiente onde se movem os protagonistas; os personagens são máscaras surreais que perseguem a liberdade. Os elementos fundamentais destes filmes são o espaço, o tempo, os lugares, o corpo e a matéria.

Guado”, com a colaboração dos músicos James Senese, Enzo Gragnaniello e Eugenio Bennato, contam a história de uma mulher que, guiada por um personagem mascarado que vive no subterrâneo, passa da dimensão do “ter” àquela do “ser” através de uma longa viagem física e metafisica.

 

Adele Rita Perna

Caligo, interpretato ancora dall’attrice Adele Rita Perna, descrive una ricerca di identidade e una protagonista dai molti volti: bambina sempre sull’orlo di un pozzo, anziana che dipinge  un nudo femminile, persone che cercano di liberarsi  da maschere opprimenti, in un viaggio perennemente in equilibrio tra ovvio e dubbio, tra bianco e nero, tra rassegnazione e ricerca di conoscenza.

Caligo”, interpretado pela atriz Adele Rita Perna, descreve uma busca de identidade, de uma protagonista de vários vultos: uma menina sempre na beira de um poço; uma senhora que desenha um nu feminino; pessoas que procuram se livrar de máscaras oprimentes, em uma viagem perenemente em equilíbrio entre o óbvio e dúvidas, entre o branco e o preto, entre resignação e busca de conhecimento.

 

Salvatore Cirillo

Nel breve cortometraggioIl Mistero di Nylon”, con l’attore Salvatore Cirillo, dipinti di Franco Massanova e musica di René Aubry, il regista fa a meno delle parole e si affida alla potenza delle immagini e alla espressività del protagonista, nel buio di un luogo sotto il livello della strada.

Na breve curta-metragem “O Mistério de Nylon”, com o ator Salvatore Cirillo, pinturas de Franco Massanova e música de René Aubry, o Diretor dispensa as palavras e confia no poder das imagens e na expressividade do protagonista, no escuro de um local subterrâneo, sob uma estrada.

 

L’intera Trilogia è stata proiettata sul grande schermo in Russia nel mese di aprile 2021, nel corso del prestigioso Festival NICE, al quale il regista è stato invitato a partecipare e dove ha potuto mostrare le sue opere ed anche esporre, in una masterclass, il suo progetto sperimentale.

A Trilogia completa foi apresentada no cinema, na Rússia em abril deste ano, no curso do prestigiado Festival NICE, al qual o Diretor foi convidado a participar pessoalmente e onde pode mostrar suas obras e expor, através de uma masterclass (Classe Mestre*), o seu projeto experimental.

Classe Mestre: expressão normalmente usada para classificar uma aula dada por um especialista detentor de notório saber em determinada área do conhecimento

 

A Egidio Carbone abbiamo posto alcune domande:

Fizemos algumas perguntas a Egidio Carbone:

 

Laboratorio l’Attore Costitutivo di Egidio Carbone

Come è nato il tuo amore per il teatro e qual è stato il tuo primo approccio alla recitazione?

 Non so se amo veramente la recitazione, il teatro. La rappresentazione. Chissà anche se lei ama me, poi. Non so fino a che punto sia un amore forte o una relazione di interesse tra noi. Quello di cui sono sicuro è che io e la rappresentazione ci dedichiamo quasi tutto il tempo che abbiamo a disposizione e come in tutti i rapporti, spesso desideriamo tradire. Quando siamo lontani, proviamo piacere anche a telefonarci, soprattutto di notte e stimolare l’attrazione reciproca con pensieri in libertà e senza censura. Qualche volta ho tradito io ma non ne è valsa la pena, è servito comunque a rigenerare una certa passionalità tra noi che è comunque sempre molto forte, addirittura bestiale. Come in questo periodo per esempio, io e la rappresentazione siamo tornati insieme dopo che lei ha tradito me, questa volta, e mi ha fatto sprofondare in una depressione indicibile.  Un rapporto burrascoso fatto di molti litigi e di momenti estatici di difficile narrazione. Viviamo in molte case e non ne possediamo alcuna, ma in ognuna abbiamo lasciato dei ricordi importanti, abbiamo impresso quanto di noi vissuto insieme. Non riesco neppure a identificare il momento preciso e il luogo in cui ci siamo incontrati e in un certo modo piaciuti. Sarà stato in un posto immaginario con amici distratti. Forse un giorno capirò il senso di tutto questo, per ora godo della volontà di non curarmene e di godere dell’imprevedibilità del percorso curvilineo e pieno di improbabili avventure che percorro.

Como nasceu o seu amor pelo teatro e qual foi o primeiro contato com a recitação?

Como nasceu seu amor pelo teatro e qual foi o seu primeiro contato com a recitação?

Não sei se amo realmente a recitação, o teatro. A representação. Quem sabe se ela também me ama.  Não sei até que ponto seja um grande amor ou relação de interesse entre nós. O que tenho certeza é que a representação e eu passamos juntos quase todo o tempo que temos e como em todos os relacionamentos, muitas vezes queremos trair. Quando estamos longe, também temos prazer em telefonarmos, especialmente à noite, e estimular a atração mútua com pensamentos livres e sem censura. Algumas vezes eu traí mas não valeu a pena; serviu para regenerar entre nós uma certa paixão que é sempre muito forte, até bestial. Como neste período, por exemplo, eu e a representação voltamos a ficar juntos depois que ela me traiu – desta vez – e me fez cair em uma depressão indescritível. Um relacionamento tempestuoso feito de muitas brigas e momentos de êxtase de difícil narração. Moramos em muitas casas e não temos nenhuma, mas em cada uma deixamos lembranças importantes, imprimimos o que vivemos juntos. Não consigo nem identificar o momento exato e o lugar onde nos conhecemos e começamos a gostar um do outro. Deve ter sido em um lugar imaginário com amigos distraídos. Talvez um dia eu entenda o significado de tudo isso, por enquanto desfruto da vontade de não me importar e curtir a imprevisibilidade do caminho curvilíneo repleto de aventuras improváveis ​​que faço.

 

Raccontaci la Teoria dell’Attore Costitutivo in parole semplici.

È difficile raccontarlo, molto più facile rappresentarlo. Tutto sommato si può dire che provo ad inoltrarmi solitario, in luoghi bui e inesplorati, alla ricerca di connessioni, metafore, personaggi, storie, novità. Poi maldestramente lo ripropongo, lo rappresento. La materia, cos’è? Una domanda banale le quali risposte della scienza sono state addirittura contraddittorie tra loro. Siamo passati da masse che occupano spazio a essenzialmente vuoto. Intrigante, quanto intrigante è decidere di viaggiare in essa, proprio come se si partisse per una vacanza. Esplorare la materia e da questo rendersi conto di stare osservando una parte importante di se stessi, o addirittura noi stessi in toto. La materia è un luogo in cui io viaggio da parecchio, passo sempre lì le mie vacanze e talmente che mi è piaciuto, ho cominciato a passare anche il tempo del lavoro lì, poi ho preso casa, residenza e, quando ho chiesto la cittadinanza, ho scoperto di averla già. Vivo in un attico del centro della materia, ho un bel terrazzo da cui si vede tutto dall’alto. Mi piace anche fare escursioni a piedi e fare incontri di ogni genere. Tutto quello che vivo di fantastico in questo luogo meraviglioso e poi provo a tramutarlo in teatro e al cinema. Il risultato non è per niente scontato, spesso credo anche deludente ma mi entusiasma e la cosa assurda è che non entusiasma solo me.

Conte-nos sobre a Teoria do Ator Constitutivo* em palavras simples (ver vídeo ao final da entrevista).

É difícil dizer; é muito mais fácil representá-lo. Em suma, pode-se dizer que procuro ir sozinho, em lugares escuros e inexplorados, em busca de conexões, metáforas, personagens, histórias, novidades. Então, desajeitadamente o proponho, o represento.  A matéria, o que é? Uma pergunta trivial cujas respostas da ciência foram até contraditórias entre si. Passamos de massas que ocupam espaço ao essencialmente vazio. Intrigante, assim como é intrigante decidir viajar nela, como se estivéssemos partindo de férias. Explorar a matéria e daí perceber que você está observando uma parte importante de si mesmo, ou de nós mesmos na íntegra. A matéria é um lugar para onde viajo há muito tempo, sempre passo minhas férias por lá e tanto gostei que comecei a trabalhar, decidi ter casa, residência e, quando pedi a cidadania, descobri que já tinha. Eu moro em um sótão no centro da matéria, tenho um belo terraço de onde posso ver tudo de cima. Também gosto de fazer caminhadas e encontros de todos os tipos. Tudo aquilo que eu vivencio de fantástico nesse lugar maravilhoso  depois tento transformar em teatro e cinema. O resultado não é nada óbvio, muitas vezes penso que também é decepcionante, mas me entusiasma e o absurdo é que não entusiasma só a mim.

 

Egideo Carbone e Enzo Gragnaniello

Quanto la tua formazione accademica presso la facoltà di ingegneria ha influito nelle tue scelte teatrali e nel tuo stile cinematografico?

Dall’iscrizione alla facoltà di ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, un pensiero stimola spesso in me delle insane domande, riflessioni. Perchè ad ingegneria non ho sentito mai alcun odore di ingegno? La risposta più probabile è che non ho io la capacità di sentirlo o anche percepirlo ma la cosa comunque è particolarmente strana. Nel corso degli anni ho capito che la questione non interessasse solo la facoltà di ingegneria ma che fosse lo specchio più affidabile della società in generale. La conoscenza, in questo periodo storico, è stata contaminata dal virus dell’utilitarismo ed è quasi esclusivamente orientata al profitto, non alla vita in sé. Anche se questo è rappresentato dal più superficiale tra gli utili, ossia il superamento dell’esame, per esempio. È da qui che è partita l’intuizione di verificare quanto dell’ingegno della natura stessa fosse ignorato e quanto ingegno ci fosse nell’oscurità della materia definita inerte. Ho incominciato a viaggiare in mondo invisibile agli occhi umani ma non alla conoscenza in sé e ho scommesso di trovare un luogo in cui la materia fosse modello per l’immaterialità. Tutto quello che vivo, scopro e voglio tramutare in atto scenico, teatro o cinema che sia, ha radici in questo terreno e si nutre di questa intuizione.

Quanto a sua formação acadêmica na Faculdade de Engenharia influenciou suas escolhas  teatrais e seu estilo cinematográfico?

Desde o momento em que me matriculei na  Faculdade de Engenharia da Universidade Federico II de Nápoles, um pensamento frequente estimula em mim insanas questões, reflexões. Por que na engenharia eu nunca senti nenhum cheiro de engenhosidade? A resposta mais provável é que não tenho a capacidade de sentir ou mesmo perceber, mas a coisa é, no entanto, particularmente estranha. Com o passar dos anos, passei a entender que o problema não dizia respeito apenas à faculdade de engenharia, mas que fosse o espelho fiel da sociedade em geral. O conhecimento, neste período histórico, foi contaminado pelo vírus do utilitarismo e está quase exclusivamente voltada para o lucro, não para a vida em si. Mesmo que isso seja representado pelo mais superficial dos ganhos, ou seja, passar no exame, por exemplo. Foi daqui que a intuição começou a verificar o quanto da engenhosidade da própria natureza foi ignorada e quanta engenhosidade havia na escuridão da matéria, definida inerte. Comecei a viajar por um mundo invisível aos olhos humanos, mas não ao conhecimento in si próprio, e apostei  que encontraria um lugar onde a matéria fosse modelo para a  imaterialidade. Tudo aquilo que vivo, descubro e quero transformar em ato de palco, teatro ou cinema que seja, tem suas raízes nesse terreno e se alimenta desta intuição.

Hai anche un Teatro tutto tuo a Napoli, giusto? Raccontaci come è nato.

L’esigenza di costruire una fisicità intorno ad un pensiero filosofico è una tentazione a cui l’essere umano difficilmente resiste. È la natura umana forse che ha bisogno di materializzare, addirittura custodire in uno scrigno prezioso, quanto di più ribelle alla cattura possa esserci, il pensiero. È da sempre che pedino i miei pensieri sfuggenti nella città, soprattutto di notte. Inseguo quanto da me esala altrove, portandosi di me segmenti intimi, fino a posarli come neve silenziosa su spalle inconsapevoli. Mi piace nascondermi negli angoli bui per osservare, senza essere visto, cosa accade quando ciò avviene. Errare è la metafora fisica del pensare, quindi dello scoprire, e ancora del conoscere. La conoscenza è per tutti? Quale differenza c’è tra l’errare in assoluto e il farlo in riferimento ad una solida consapevolezza? L’esigenza di dare, appunto, consapevolezza e solidità all’errare del mio pensiero ha fatto affiorare il bisogno di avere una tana, un rifugio per me e il cosmo che mi rigenera. Il Teatro Avanposto Numero Zero è sostanzialmente questo, un posto d’avanguardia, un cofanetto per custodire l’incustodibile, ossia quanto di più prezioso ho conosciuto errando più o meno inconsapevolmente. Nel centro storico di Napoli, nella corte di un palazzo del settecento in via sedile di porto, mi trovai in un piccolo interrato adibito a deposito di attrezzi per muratori. Da sette anni è la mia tana, la bottega dove continuo la mia ricerca, scrivo le mie opere, incontro amici e artisti, propongo i miei lavori. E non solo i miei.

Você  tem seu próprio Teatro em Nápoles, certo? Conte-nos como nasceu.

A necessidade de construir uma fisicalidade em torno a um pensamento filosófico é uma tentação a que o ser humano dificilmente pode resistir. É talvez a própria natureza humana que precise se materializar; guardar em um caixa preciosa, quanto de mais rebelde possa existir em uma captura: o pensamento. Desde sempre persigo meus pensamentos evasivos na cidade, especialmente à noite. Persigo o que de mim exala em outros lugares, levando consigo segmentos íntimos, até que descansem como neve silenciosa em ombros inconscientes. Gosto de me esconder em cantos escuros para observar, sem ser visto, o que acontece quando isso acontece. Errar é a metáfora física do pensamento, portanto, da descoberta e novamente do conhecimento. O conhecimento é para todos? Qual é a diferença entre cometer um erro absoluto e cometê-lo em referência a uma consciência sólida? A necessidade de dar consciência e solidez à divagação dos meus pensamentos trouxe à tona a necessidade de ter uma toca, um refúgio para mim e o cosmo que me regenera. O Teatro Avanposto Número Zero é basicamente isso, um lugar de vanguarda, um espaço para guardar o inguardável, ou seja o que de mais precioso conheci errando mais ou menos inconscientemente. No centro histórico de Nápoles, no pátio de um edifício setecentesco, na Via Sedile di Porto, encontrei-me em um pequeno porão usado como depósito de ferramentas para pedreiros. Há sete anos tem sido a minha toca, a oficina onde continuo minhas pesquisas, escrevo minhas obras, encontro amigos e artistas, proponho meus trabalhos. E não somente os meus.

 

Saresti disposto ad accogliere attori brasiliani ed italo-brasiliani interessati a fare delle Masterclass con te e il tuo team? Viceversa, ti piacerebbe fare un’esperienza del genere in Brasile, portando la tua teoria in Sud America?

Sarebbe un piacere indescrivibile poter condividere momenti di studio, lavoro e anche divertimento con attori brasiliani o italo-brasiliani. Ospitarli nel mio teatro napoletano e lavorare alla mia sperimentazione sarebbe un onore. Organizziamolo presto, immediatamente. Molti sono i progetti di crescita che si potrebbero realizzare insieme, davvero sono entusiasta. In Brasile non sono mai stato e sarebbe fantastico verificare quanto il mio teatro possa interessare i brasiliani. Il mio teatro, il mio cinema e anche la mia sperimentazione. Intrigante oltre che affascinante. Vorrei fosse già ora.

Você gostaria de receber atores brasileiros e ítalo-brasileiros interessados ​​em fazer Masterclasses com você e sua equipe? Por outro lado, você gostaria de ter essa experiência no Brasil, trazendo sua teoria do “attore costitutivo” para a América do Sul?

Seria um prazer indescritível poder compartilhar momentos de estudo, trabalho e até diversão com atores brasileiros ou ítalo-brasileiros. Hospedá-los em meu teatro napolitano e trabalhar em minha experimentação seria uma honra. Vamos organizar isso logo, imediatamente. Existem muitos projetos de crescimento que poderiam ser realizados juntos, estou muito entusiasmado. Nunca estive no Brasil e seria ótimo ver o quanto meu teatro pode interessar aos brasileiros. Meu teatro, meu cinema e também minha experimentação. Intrigante, além de fascinante. Eu gostaria que fosse já agora!

 

Parlaci dei tuoi registi preferiti e di ciò che più ti ispira nei tuoi lavori.

Il mio regista preferito è la natura. È il complesso sistema della natura che mi cattura e mi coinvolge per sentieri inediti ed avventure fantastiche, non sempre positive. La vita, insomma. Non sono uno spettatore modello, guardo poco cinema e poco teatro ma non perché non ce ne sia di interessante, solo perché sono vittima di una fobia, come se non volessi essere influenzato dalla traduzione degli eventi che fanno altri registi. Io voglio godermi il mio percorso, fare i miei errori di valutazione, propormi autentico senza l’ossessione di essere per forza compreso o apprezzato. Non so se ci riuscirò, non so se fino ad ora ci sono riuscito, ma sicuramente è entusiasmante vivere nell’intenzione di poterlo fare.

Conte-nos sobre seus Diretores Cinematográficos favoritos e o que mais o inspira em seus trabalhos.

Meu diretor favorito é a natureza. É o complexo sistema da natureza que me captura e me envolve por novos caminhos e aventuras fantásticas, nem sempre positivas. Vida, em resumo. Não sou um espectador modelo, assisto pouco cinema e pouco teatro mas não porque não haja nenhum interesse, apenas porque sou vítima de uma fobia, como se não quisesse ser influenciado pela tradução dos acontecimentos que outros diretores fazem. Quero curtir minha jornada, errar na avaliação, me oferecer autenticamente sem a obsessão de ser necessariamente compreendido ou apreciado. Não sei se terei sucesso, não sei se consegui até agora, mas com certeza é emocionante viver com a intenção de poder fazê-lo.

 

Quale opinione hai del cinema brasiliano in particolare?

 Le distribuzioni internazionali propongono poco cinema diverso da quello delle industrie convenzionali. Nel mio modesto modo di osservare ciò che accade, mi sento di dire che è totalmente cambiato il modo di raggiungere gli spettatori, la distribuzione ha svuotato i cinema per esempio, ma non sono per niente cambiati i contenuti. Se sono cambiati, spesso sono solo peggiorati.  I contenuti sono sempre dettati dalle leggi del marketing e del target audience, ossia si scrive e si investe su ciò che il pubblico vuole, per ottenere più facilità nelle vendite e nei profitti, mai o quasi mai si punta su una visione futura, su progetti incisivi, opere che determinano qualcosa. Fateci caso. In questo contesto il cinema brasiliano è quasi sconosciuto e quindi è difficile farsi un’opinione credibile in Europa, in Italia. Sicuramente andrebbe guardato, approfondito. Proverò a proporre qualcosa nel mio spazio di Napoli.

Qual a sua opinião sobre o cinema brasileiro em particular?

As distribuições internacionais oferecem pouco cinema além daqueles das indústrias convencionais. Na minha forma modesta de observar o que acontece, tenho vontade de dizer que mudou totalmente a forma de chegar ao público, a distribuição esvaziou os cinemas, por exemplo, mas os conteúdos não mudaram em nada. Se mudaram, muitas vezes só pioraram. Os conteúdos são sempre ditados pelas leis de marketing e do público-alvo, ou seja, se escreve e se investe no que o público deseja, para obter mais facilidade nas vendas e nos lucros, nunca ou quase nunca se concentra em uma visão de futuro, em projetos incisivos, obras que determinam algo. Preste atenção nisso. Nesse contexto, o cinema brasileiro é quase desconhecido e, portanto, é difícil formar uma opinião credível na Europa, na Itália. Certamente deve ser olhado, aprofundado. Vou tentar propor algo no meu espaço em Nápoles.

 

In che modo la pandemia ha cambiato il tuo modo di lavorare?

Il mio modo di lavorare cambia insieme a me pur rimanendo immutato. Ogni accadimento, dal più significativo al meno incisivo, determina cambiamenti più o meno immediati e più o meno visibili. L’esistenza è mutante, non statica e gli equilibri sono dinamici, mai statuari. I segni, le tracce, le prove del mutamento che più facilmente catturano la nostra attenzione, spesso sono l’effetto immediato di qualcosa che accade e ci travolge. Ma esistono mutamenti a rilascio lento, viscosi e per questo nascosti. Questi ultimi non richiamano la nostra attenzione repentinamente e si manifestano come inerzia di quanto accaduto. Se, nostro malgrado, per esempio, è successo di ricevere un colpo, abbiamo verificato immediatamente il dolore corrispondente, spesso anche proporzionale all’affronto stesso. Passato il momento e il dolore immediato, accade che nel tempo si palesa una tumefazione silente. Il livido agisce nell’oscuro e nel silenzio, poi affiora e si palesa. L’ombra è così. La pandemia può indurci ad indagare l’Ombra, il cassetto chiuso di noi stessi nel quale riponiamo l’altro da noi che rinneghiamo. Il problema è che lui non rinnega noi.

Como a pandemia mudou a sua maneira de trabalhar?

Minha maneira de trabalhar muda comigo, permanecendo inalterada. Cada evento, do mais significativo ao menos incisivo, determina mudanças mais ou menos imediatas e mais ou menos visíveis. A existência é mutante, não estática e os equilíbrios são dinâmicos, nunca estatuários. Os sinais, traços, evidências de mudança que mais facilmente captam nossa atenção, muitas vezes são o efeito imediato de algo que acontece e nos oprime. Mas há mudanças de liberação lenta, viscosas e, portanto, ocultas. Estes últimos não atraem repentinamente nossa atenção e se manifestam como a inércia do que aconteceu. Se por azar, por exemplo recebemos uma pancada, verificamos imediatamente a dor correspondente, muitas vezes proporcional ao próprio ataque. Passado o momento e a dor imediata, acontece que com o tempo surge um inchaço silencioso. O hematoma atua no escuro e no silêncio, depois vem à tona e se revela. A sombra é assim. A pandemia pode nos levar a investigar a Sombra, a gaveta fechada de nós mesmos em que colocamos o outro de nós que negamos. O problema é que ele não nos renega.

 

Quali sono i tuoi progetti futuri?

 È un momento stimolante. In questi giorni lavoro per allestire il cast di attori per mettere in scena la mia prossima opera teatrale, un inedito a cui lavoro da qualche anno e che molto presto vedrà alla luce, varerà se stesso mostrandosi in carne ed ossa. Poi c’è il cinema e il mio nuovo film, un lungometraggio che non vedo l’ora di girare, anche questo è un progetto a cui lavoro da qualche anno e sembra essere in dirittura d’arrivo. Poi mi godo con serena soddisfazione gli eventi che riguardano le proiezioni dei miei lavori cinematografici in Europa e nel mondo. Non da ultimo sono impegnato a concretizzare una proposta di spettacoli per la nuova stagione nel mio piccolo teatro di sperimentazione a Napoli.  Ma ciò che riguarda la maggior parte del mio tempo rimane sicuramente il mio errare nella materia con continuità, ho molti viaggi programmati in questo senso.

Quais são seus projetos futuros?

É um momento estimulante. Hoje estou trabalhando para formar o elenco de atores para encenar minha próxima peça, uma obra inédita na qual venho trabalhando há alguns anos e que muito em breve verá a luz, se lançará mostrando-se em carne e osso. Depois, tem o cinema e o meu novo filme, um longa-metragem que mal posso esperar para rodar, este também é um projeto em que venho trabalhando há alguns anos e está na reta final. Depois desfruto com serena satisfação os eventos relativos às projeções das minhas obras cinematográficas na Europa e no mundo. Por último, mas não menos importante, estou empenhado em implementar uma proposta de espetáculos para a nova temporada em meu pequeno teatro experimental em Nápoles. Mas o que mais ocupa o meu tempo é certamente vagar pela matéria  com continuidade, tenho muitas viagens planejadas nesse sentido.

 

Egidio Carbone abre as portas de seu Teatro, em Nápoles, para todos os amigos, atores, estudantes e artistas brasileiros que queiram conhecer de perto esta belíssima realidade toda italiana (seja pessoalmente, aqui na Itália, seja através dos conteúdos digitais), e nos deixa seus contatos:

egidiocarbonelucifero@gmail.com

instagram: egidiocarbonelucifero

Facebook: Egidio Carbone (Lucifero)

Facebook Teatro Avanposto Numero Zero

 

Cristina Mantovani

Cristina Mantovani é Correspondente Internacional do Jornal Rol da cidade de Siena

e-mail: acristinamantovani@gmail.com