Bianca Agnelli:
‘L’arte di vivere lentamente: lezioni dal cinema e dalla letteratura’
‘A arte de viver lentamente: lições do cinema e da literatura’
Scrivo dalla Toscana, dalla tastiera sulla mia scrivania che si affaccia alla finestra con vista sulla campagna del Chianti senese. Un piccolo borgo immerso tra i vigneti e i campi di ulivi. Qui a Siena sono nata e cresciuta, assaporando la lentezza del tempo. Ma la mia vita come quella di tutti, è spesso travolta in una corsa perenne e angosciante.
In un mondo che accelera costantemente – più veloce, più rumoroso e più connesso che mai – emerge il desiderio crescente (o una necessità impellente?) di rallentare, apprezzare i momenti silenziosi e adottare uno stile di vita che valorizzi l’intenzione più della produttività. Questo movimento chiamato vivere lentamente (slow living‘) è nato in Italia negli anni ‘80, e si è inizialmente diffuso come iniziativa ‘gastronomica’ (slow food) in reazione alle prime comparse di fast food. Carlo Petrini e altri attivisti si opposero all’apertura di un McDonald’s vicino alla Scalinata di Piazza di Spagna, a Roma, promuovendo invece un ritorno ai cibi locali, tradizionali e preparati con cura, valorizzando il piacere di mangiare e la convivialità.
Oggi questo movimento si è diffuso a livello globale, trovando applicazioni in diversi aspetti della vita, come il lavoro, la moda (slow fashion), i viaggi (slow travel), e la crescita urbana (slow cities o città slow) e consiste nel vivere in modo più consapevole, e nessun altro ambito cattura questa idea in modo così poetico come il cinema e la letteratura.
Alcuni film e romanzi offrono decisamente una fuga perfetta dal ritmo frenetico della vita moderna, immergendoci in un mondo dove il tempo sembra estendersi e ogni piccolo dettaglio acquista importanza. Queste opere ci ricordano con dolcezza di fare una pausa, riflettere e assaporare le sottigliezze della vita. Non si tratta solo di una lezione per gli occhi e la mente, ma di una filosofia che può ispirarci a rallentare le nostre vite e vivere con più scopo.
Cinema lento: la bellezza del non-detto
Il cinema è stato a lungo uno spazio in cui il ritmo della vita viene drammatizzato, e alcune pellicole lo fanno in modo unico e “lento”. Film come Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name) o Incontri e discrepanze (Lost in Translation) sono esempi toccanti di come rallentare possa evocare una risonanza emotiva più profonda.
In chiamami col tuo nome, il regista Luca Guadagnino cattura un’intera estate di giorni lenti e languidi, esplorando l’interno dell’Italia. Non c’è fretta, né urgenza di arrivare alla fine, proprio come nella vita reale. Vediamo i personaggi assaporare la frutta, godersi i pomeriggi lungo il fiume, o conversare in modo che sembra fluire come la luce del sole sulle antiche ville. Il film ci invita a vivere quei momenti con loro, a notare i suoni della natura, il calore della luce e la lentezza della vita.
Allo stesso modo, Lost in Translation di Sofia Coppola ci immerge in uno stato onirico di riflessione, dove il tempo in una terra straniera diventa fluido. I protagonisti del film sono persi, sia in senso figurato che letterale, a Tokyo, una città dal ritmo frenetico, ma il film stesso rallenta per dare spazio alle loro sensazioni di spaesamento e connessione. Il ritmo deliberato di Coppola ci permette di assorbire l’atmosfera, di sentire la quiete in mezzo al mondo agitato che li circonda.
Questi film mostrano che vivere lentamente non significa non fare nulla, ma creare spazio per la contemplazione, la connessione e la presenza. Si tratta di dare importanza ai piccoli e tranquilli momenti che spesso trascuriamo nella fretta della vita quotidiana.
L’influenza letteraria: scrittori che dominano il tempo
Nella letteratura, il concetto di vivere lentamente è spesso intrecciato con lo sviluppo profondo dei personaggi e con descrizioni vivide di luoghi ed emozioni. Scrittori come Marcel Proust e Virginia Woolf celebrano la bellezza della quotidianità, del fugace e dell’apparente insignificante, incoraggiando i lettori a rallentare e riflettere sulle piccole cose della vita, spingendoci così a trovare significato nelle pause tra i grandi eventi della vita.
Alla ricerca del tempo perduto (À la recherche du temps perdu), di Proust, è forse uno dei più grandi esempi di “slow living” nella letteratura. Il romanzo è un’esplorazione della memoria, del tempo e dei sensi. Proust ricevette diverse bocciature per questo lavoro, prima del successo della pubblicazione. Un parere negativo di un lettore della casa editrice Ollendorf rimase particolarmente noto e in un certo senso incarna in modo certamente ironico lo spirito di questa filosofia:
«Sarò particolarmente tonto, ma non riesco a capire come questo signore possa impiegare trenta pagine a descrivere come si gira e si rigira nel letto prima di prendere sonno.»
Nella famosa scena in cui mangia una madeleine immersa nel tè, Proust trasforma un atto semplice e quotidiano in una profonda riflessione su come viviamo la vita attraverso i nostri sensi e ricordi. La sua scrittura è senza dubbi un invito a rallentare e assaporare non solo il gusto fisico, ma anche la risonanza emotiva che tali momenti possono portare.
Virginia Woolf, in Gita al faro (To the Lighthouse), utilizza anch’essa il tempo e la memoria per catturare l’essenza del vivere lentamente. La struttura del romanzo gioca con il tempo in un modo che riflette il flusso naturale della vita. Woolf non si concentra su grandi eventi della trama, ma sui pensieri interiori e le esperienze sensoriali dei suoi personaggi. Il suo uso della tecnica del flusso di coscienza rispecchia il modo in cui viviamo la vita – non in una corsa, ma in onde di memoria, pensiero e sensazione.
Come abbracciare lo slow living nel mondo moderno
Incorporare uno stile di vita lento nella propria esistenza non significa abbandonare le proprie responsabilità o decidere di allontanarsi dal mondo. Al contrario, si tratta di fare scelte consapevoli per dare priorità al momento presente. Ecco alcuni modi in cui puoi ispirarti al cinema e alla letteratura per rallentare nella tua vita:
1. Assapora le piccole cose: Che sia la tua colazione, un caffè al bar, una passeggiata al parco o un momento tranquillo con una persona cara, concediti il tempo che ti serve per essere pienamente presente. Nota gli odori, i suoni e le sensazioni che accompagnano questi momenti.
2. Crea rituali: Come i personaggi nei film e nei libri che riservano tempo per la contemplazione, crea piccoli rituali quotidiani o settimanali che ti rilassino. Che sia leggere un capitolo di un libro prima di dormire o dedicare un pomeriggio alla scrittura, questi rituali creano il momento perfetto per fare una pausa e riflettere.
3. Disconnettiti dalla tecnologia: Nel mondo iperconnesso di oggi, rallentare spesso è sinonimo di allontanamento dalla tecnologia. È vitale riservare momenti di silenzio in cui non sei bombardato da notifiche o distrazioni. Questi attimi, minuti o ore di quiete possono diventare un santuario di calma in mezzo al caos.
4. Pratica la pazienza: Vivere lentamente significa anche abbracciare la pazienza, sia con te stesso, con gli altri o con il mondo che ti circonda. Lascia che le cose si sviluppino al proprio ritmo e resisti all’urgenza di affrettare o forzare i risultati – atteggiamento che a volte richiede davvero molta forza di volontà, ma che può davvero cambiare il tuo approccio alla visione delle cose.
5. Guarda film lenti o leggi libri contemplativi: Immergiti in opere d’arte che celebrano il vivere lentamente. Guarda film che si soffermano sui momenti silenziosi o leggi libri che esplorano il tempo e la memoria in modi riflessivi. Lascia che queste opere ti ispirino ad apprezzare i grandi silenzi e le piccole cose.
In un mondo che glorifica la velocità e l’efficienza, vivere lentamente è un dolce atto di ribellione. Dunque, unisciti alla rivoluzione e siediti in mezzo a noi altri, con una tazza di tè fumante e un libro poggiato sull’angolo del tavolo di un bar centrale. Mentre tutti si prendono un caffè in piedi, impiegandoci mediamente 2.7 secondi, parlando al telefono con le AirPods, senza guardare in faccia nessuno, noi siamo lì; nella parte laterale, seduti davanti al vetro gocciolante di pioggia, osservando dall’interno quelli che si sono dimenticati l’ombrello, e gli innamorati che sotto la pioggia ancora si tengono le mani.
Bianca Agnelli
A arte de viver lentamente: lições do cinema e da literatura
Escrevo da Toscana, da minha mesa de trabalho com vista para a janela que se abre para a paisagem da região vinícola de Chianti, em Siena. Uma pequena vila cercada por vinhedos e campos de oliveiras. Aqui eu nasci e cresci, saboreando a lentidão do tempo. Mas a minha vida, como a de todos, muitas vezes é dominada por uma corrida constante e angustiante.
Em um mundo que acelera constantemente – mais rápido, mais barulhento e mais conectado do que nunca – emerge o desejo crescente (ou uma necessidade urgente?) de desacelerar, apreciar os momentos de silêncio e adotar um estilo de vida que valorize a intenção mais do que a produtividade. Esse movimento, chamado de ‘viver lentamente’ (slow living’) , nasceu na Itália nos anos 80 e inicialmente se espalhou como uma iniciativa ‘gastronômica’ (slow food), em reação às primeiras aparições de fast food. Carlo Petrini e outros ativistas se opuseram à abertura de um McDonald’s perto da Escadaria da Praça de Espanha, em Roma, promovendo em vez disso um retorno aos alimentos locais, tradicionais e preparados com cuidado, valorizando o prazer de comer e a convivência.
Hoje, esse movimento se espalhou globalmente, encontrando aplicação em diversos aspectos da vida, como o trabalho, a moda (slow fashion), o turismo (slow travel) e o desenvolvimento urbano (slow cities ou cidades lentas), consistindo em viver de forma mais consciente. E nenhum outro campo capta essa ideia de maneira tão poética quanto o cinema e a literatura.
Alguns filmes e romances oferecem uma fuga perfeita do ritmo frenético da vida moderna, nos imergindo em um mundo onde o tempo parece se estender e cada pequeno detalhe ganha importância. Essas obras nos lembram, com doçura, de fazer uma pausa, refletir e saborear as sutilezas da vida. Não se trata apenas de uma lição para os olhos e a mente, mas de uma filosofia que pode nos inspirar a desacelerar nossas vidas e viver com mais propósito.
Cinema lento: a beleza do não-dito
O cinema há muito tempo é um espaço onde o ritmo da vida é dramatizado, e alguns filmes fazem isso de maneira única e ‘lenta’. Filmes como Me Chame pelo Seu Nome (Call Me by Your Name) ou Encontros e Desencontros (Lost in Translation) são exemplos tocantes de como desacelerar pode evocar uma ressonância emocional mais profunda.
Em Me Chame pelo Seu Nome, o diretor Luca Guadagnino captura um verão inteiro de dias lentos e lânguidos, explorando o interior da Itália. Não há pressa, nem urgência de chegar ao fim, assim como na vida real. Vemos os personagens saboreando frutas, desfrutando das tardes à beira do rio, ou conversando de maneira fluida como a luz do sol que brilha nas antigas vilas. O filme nos convida a viver esses momentos com eles, a notar os sons da natureza, o calor da luz e a lentidão da vida.
Da mesma forma, Encontros e Desencontros de Sofia Coppola nos imerge em um estado onírico de reflexão, onde o tempo em uma terra estrangeira se torna fluido. Os protagonistas do filme estão perdidos, tanto figurativa quanto literalmente, em Tóquio, uma cidade de ritmo frenético, mas o próprio filme desacelera para dar espaço às suas sensações de desorientação e conexão. O ritmo deliberado de Coppola nos permite absorver a atmosfera, sentir a quietude em meio ao mundo agitado que os cerca.
Esses filmes mostram que viver lentamente não significa não fazer nada, mas criar espaço para a contemplação, a conexão e a presença. Trata-se de dar importância aos pequenos e tranquilos momentos que muitas vezes negligenciamos na correria da vida cotidiana.
A influência literária: escritores que dominam o tempo
Na literatura, o conceito de viver lentamente muitas vezes está entrelaçado com o desenvolvimento profundo dos personagens e com descrições vívidas de lugares e emoções. Escritores como Marcel Proust e Virginia Woolf celebram a beleza do cotidiano, do fugaz e do aparentemente insignificante, encorajando os leitores a desacelerar e refletir sobre as pequenas coisas da vida, nos levando a encontrar significado nas pausas entre os grandes eventos da vida.
Em Busca do Tempo Perdido (À la recherche du temps perdu), de Proust, é talvez um dos maiores exemplos de “slow living” na literatura. O romance é uma exploração da memória, do tempo e dos sentidos. Proust recebeu várias rejeições por este trabalho antes do sucesso de sua publicação. Uma crítica negativa de um leitor da editora Ollendorf se tornou particularmente famosa e, de certa forma, incorpora de maneira irônica o espírito dessa filosofia:
“Devo ser especialmente tonto, mas não consigo entender como esse senhor pode usar trinta páginas para descrever como ele se vira e revira na cama antes de pegar no sono.”
Na famosa cena em que come uma madeleine mergulhada no chá, Proust transforma um ato simples e cotidiano em uma profunda reflexão sobre como vivemos a vida através de nossos sentidos e memórias. Sua escrita é sem dúvida um convite a desacelerar e saborear não apenas o gosto físico, mas também a ressonância emocional que tais momentos podem trazer.
Virginia Woolf, em Ao Farol (To the Lighthouse), também utiliza o tempo e a memória para capturar a essência de viver lentamente. A estrutura do romance brinca com o tempo de uma maneira que reflete o fluxo natural da vida. Woolf não se concentra em grandes eventos da trama, mas nos pensamentos interiores e nas experiências sensoriais de seus personagens. Seu uso da técnica do fluxo de consciência reflete o modo como vivemos a vida – não em uma corrida, mas em ondas de memória, pensamento e sensação.
Essas leituras nos ensinam que viver lentamente não significa apenas simplificar nossas vidas externas, mas também aprofundar nossas vidas interiores. Ao desacelerar, nos permitimos espaço para pensar, lembrar e nos conectar mais profundamente com o mundo ao nosso redor.
Como abraçar o slow living no mundo moderno
Incorporar um estilo de vida lento à sua rotina não significa abandonar suas responsabilidades ou se distanciar do mundo. Pelo contrário, trata-se de fazer escolhas conscientes para dar prioridade ao momento presente. Aqui estão algumas maneiras de se inspirar no cinema e na literatura para desacelerar sua vida:
1. Saboreie as pequenas coisas: Seja o seu café da manhã, um café no bar, uma caminhada no parque ou um momento tranquilo com uma pessoa querida, dê a si mesmo o tempo necessário para estar plenamente presente. Note os cheiros, os sons e as sensações que acompanham esses momentos.
2. Crie rituais: Assim como os personagens em filmes e livros que reservam tempo para a contemplação, crie pequenos rituais diários ou semanais que o relaxem. Seja ler um capítulo de um livro antes de dormir ou dedicar uma tarde à escrita, esses rituais criam o momento perfeito para fazer uma pausa e refletir.
3. Desconecte-se da tecnologia: No mundo hiperconectado de hoje, desacelerar muitas vezes é sinônimo de afastar-se da tecnologia. É vital reservar momentos de silêncio em que você não seja bombardeado por notificações ou distrações. Esses momentos, minutos ou horas de quietude podem se tornar um santuário de calma em meio ao caos.
4. Pratique a paciência: Viver lentamente também significa abraçar a paciência, seja consigo mesmo, com os outros ou com o mundo ao seu redor. Deixe que as coisas se desenvolvam no próprio ritmo e resista à urgência de acelerar ou forçar os resultados — uma atitude que, às vezes, requer muita força de vontade, mas que pode realmente mudar sua abordagem à vida.
5. Assista a filmes lentos ou leia livros contemplativos: Mergulhe em obras de arte que celebrem o viver lentamente. Assista filmes que se demorem nos momentos de silêncio ou leia livros que explorem o tempo e a memória de maneiras reflexivas. Deixe que essas obras o inspirem a apreciar os grandes silêncios e as pequenas coisas.
Em um mundo que glorifica a velocidade e a eficiência, viver lentamente é um doce ato de rebeldia. Portanto, junte-se à revolução e sente-se entre nós, com uma xícara de chá fumegante e um livro pousado na mesa de um café central. Enquanto todos tomam seu café em pé, levando em média 2,7 segundos, falando ao telefone com AirPods, sem olhar para ninguém, nós estamos lá; no canto, sentados diante da vidraça molhada de chuva, observando de dentro aqueles que esqueceram a sombrinha e os apaixonados que ainda caminham de mãos dadas sob a chuva.
Bianca Agnelli
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Natural de Siena (Itália) é uma atriz e cineasta com uma paixão pelo cinema e histórias não convencionais. Depois de estudar filmagem e atuação cinematográfica em Florença, seguiu seu amor pelo design e criatividade, até gerenciar um bed & breakfast literário nas colinas do Chianti. Um refúgio onde escritura, arte e vida se encontram, com uma estética que mistura nostalgia e modernidade. Escreve para quem gosta de descobrir pequenas maravilhas nas dobras do cotidiano.